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Unione Montana del Pinerolese
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Piano Integrato Transfrontaliero Le Alte Valli: La Montagna fa Sistema
Le Alte Valli sono, nel cuore dell’arco alpino occidentale, un territorio europeo di sperimentazione transfrontaliera, costituito da 4 macroaree: due in territorio Francese, la Maurienne e il Briançonnais, ed i due confinanti territori italiani della Comunità Montana valli Susa e Sangone e della nostra Comunità Montana del Pinerolese.

Queste collettività territoriali, sulla scia di storici rapporti di collaborazione (si pensi ai gemellaggi) in un contesto di coesione e partnership delineatosi a partire dai primi anni '90 fino ai giorni nostri, hanno ottenuto dall’Unione Europea il finanziamento per un Piano Integrato Trasfrontaliero (P.I.T.)che ha come slogan "La montagna fa sistema": è infatti finalizzato alla valorizzazione del sistema dei beni ambientali, culturali, turistici e produttivi delle Alte Valli, per migliorare la qualità della vita e dell’ambiente, con l’obiettivo di creare una società sostenibile.

Il P.I.T. , finanziato nell’ambito del programma di cooperazione transfrontaliera Italia/Francia Alcotra,è composto di cinque diversi progetti che mirano a promuovere in modo sostenibile il patrimonio e l’identità di queste valli alpine transfrontaliere e in particolare a dare visibilità alla realtà culturale e permettere un confronto produttivo tra le esperienze transfrontaliere più significative e precisamente:

- Dai beni faro alla valorizzazione del sistema dei beni culturali e ambientali delle Alte Valli
- Turismo nel Geoparco delle Alpi Cozie
- Valorizzazione delle risorse forestali delle Alte Valli
- Prodotti e sapori delle Alte Valli
- Villaggio educativo per la sostenibilità nelle Alte Valli

Cos’è la Conferenza Alte Valli?
Per comprendere lo spirito che ha portato gli amministratori dei territori delle Alte Valli- Hautes Vallées a formalizzare i rapporti di collaborazione occorre tornare indietro nel tempo e più precisamente al 29 maggio 1343 quando cinque valli (Briancon, Oulx, Casteldelfino, Pragelato e Chateau-Queyras ) firmarono la Grande Charte che sancì la costituzione della Repubblica degli Escarton. Per quasi 400 anni (fino al Trattato di Utrecht del 1713) questo territorio ha rappresentato uno degli esempi più significativi di cultura diffusa (nove abitanti su dieci sapevano leggere e scrivere ed erano chiamati dalle corti dei Regni ad insegnare la lingua, la matematica e il latino) e di democrazia nell’Europa litigiosa di quei secoli.

La Conferenza Alte Valli- Hautes Vallées nasce nel 2007 ed è composta dalle Comunità montane di Pinerolese, Valsangone e Valsusa e Comunità del Brianconnais e della Maurienne. Una collaborazione transfrontaliera che vuole valorizzare le peculiarità del territorio delle Alte Valli- Hautes Vallées, con particolare attenzione alla biodiversità intesa come varietà della vita ambientale e culturale, e sviluppare confronti positivi tra le esperienze transfrontaliere più significative.

Le Alte Valli- Hautes Vallées sono infatti un’area vasta e ricca di attrattive: composta da 175 comuni, si estende per circa 640.000 ettari e ha una popolazione complessiva di circa 280.000 abitanti. Presenta caratteristiche naturali e culturali tipicamente montane e rurali, mantenendo al tempo stesso i collegamenti con grandi centri urbani quali Torino, Grenoble e Lione.

Un vero tesoro all’interno delle Alpi, cresciuto e sviluppatosi sotto la duplice influenza dell’Europa settentrionale e dell’area mediterranea: un territorio ricco di opportunità che la Conferenza Alte Valli- Hautes Vallées si propone di promuovere e valorizzare.

Per maggiori informazioni www.altevalli.org
Dai Beni Faro alla valorizzazione del sistema dei Beni Ambientali e Culturali nelle Alte Valli

Lavorare insieme per attività e progetti condivisi di promozione culturale
L'obiettivo di questo progetto è di sviluppare e animare una rete culturale sul territorio delle Alte Valli, come una "struttura" che si estende sui cosiddetti "siti faro", per un'azione concreta di valorizzazione e qualificazione del patrimonio minore.

L'idea nasce dalla constatazione che i beni culturali, storico-artistici, naturalistico-ambientali rivestono un ruolo strategico e dunque sono un punto di riferimento fondamentale per la valorizzazione complessiva dei territori. L'obiettivo è dunque di allargare il raggio di azione già messo in atto con la promozione di alcuni "beni faro" di particolare importanza, arrivando a creare un insieme di percorsi e di possibilità differenti di scoperta.

Creare un "sistema culturale" condiviso, che sappia mettere in rete le eccellenze, le particolarità, le piccole e grandi "cose" che ogni territorio esprime, arrivando a delineare attività e progetti comuni e condivisi di promozione e valorizzazione. Le tante e diverse caratteristiche dei territori coinvolti rappresentano di certo un valore aggiunto per il turismo dell'area, ma occorre un lavoro di insieme che permetta di andare oltre gli interventi singoli fin qui realizzati.

Dunque, i "beni faro" rappresentano un elemento di traino significativo, da utilizzare al meglio per avere positive ricadute sul territorio, tutto sempre in un'ottica di sostenibilità.

Turismo nel Geoparco Alpi Cozie

Il progetto intende diversificare l'offerta turistica delle Alte Valli creando un nuovo prodotto che si fonda sulle specificità del territorio. In particolare, le valenze geologiche, opportunamente valorizzate e organizzate in geoparco transfrontaliero, verranno utilizzate per raccontare e presentare l'origine delle Alpi e l'influenza della geologia sulla vita degli uomini.

Il territorio di riferimento del progetto è quello della Conferenza delle Alte Valli CHAV che comprende un'area transfrontaliera di mezzo milione di ettari, tra la Provincia di Torino e i Départements francesi delle Hautes Alpes e della Savoie, per una popolazione totale di oltre 250.000 abitanti.

I siti geologici dell'area hanno un valore scientifico di riconosciuta rilevanza europea. Organizzati in sistema transfrontaliero costituiscono anche una interessante opportunità per diversificare, destagionalizzare e qualificare l'offerta turistica. La comunicazione, la presentazione, la conoscenza e l'apprendimento della geologia, se accomunati ad aspetti ludici, sensoriali ed emotivi, richiamano sempre di più un vasto pubblico di visitatori.

In questo scenario, il progetto di geoparco transfrontaliero si situa come strumento di valorizzazione e salvaguardia del paesaggio di siti di rilevanza ambientale e geologica, come supporto educativo per favorire l'apprendimento della storia del nostro pianeta ed in particolare delle Alpi, continuando ad accrescere la sensibilità verso uno sviluppo sostenibile, oltre che come nuovo elemento di offerta e di fruizione ambientale e turistica, rivolto non soltanto ad esperti, ma al grande pubblico, grazie ad un approccio divulgativo a tematiche scientifiche.Le rocce presenti nell'area del futuro geoparco, benché si trovino oggi fortemente deformate e trasformate nella mineralogia, permettono una ricostruzione delle tappe della nascita e dell'evoluzione delle Alpi. Attraversando la catena in senso est-ovest si possono riconoscere le testimonianze dei diversi ambienti pre-alpini e delle fasi di deformazione che hanno portato all'attuale strutturazione della catena alpina.

Inoltre le risorse geologiche delle Alpi Cozie non si limitano al carbone dell'era primaria: la grafite, il talco, lo gneiss, i minerali di rame, la galena argentifera, la pietra ollare, la pietra calcarea, il gesso sono stati oggetto di un intenso sfruttamento fino al XX secolo. Negli ultimi decenni i territori interessati dal progetto hanno provveduto a valorizzare i luoghi di sfruttamento minerario creando una serie di poli culturali (ecomusei, musei, collezioni minerarie) in grado di valorizzare anche il contributo umano ed i luoghi di lavoro (gallerie, cave ed infrastrutture esterne) e proprio tali risorse costituiranno i principali siti di visita del geoparco.

Con questi brevi cenni di contesto e di presentazione della realtà attuale e delle prospettive future, si è voluto rendere il senso della grande importanza di queste analisi ed interventi.

Pertanto il progetto Geoparco delle Alpi Cozie è uno dei progetti strategici del PIT e per queste motivazioni lo sarà per la futura gestione integrata e sistemica del territorio delle Alte Valli in un'ottica di valorizzazione dei contesti, nel pieno rispetto dell'ambiente e delle biodiversità.

La Valorizzazione della risorse forestali delle Alte Valli

Un agire comune per una gestione più efficace
Il progetto ha l'obiettivo di valorizzare e gestire le risorse forestali che contribuiscono a caratterizzare il paesaggio e l'ambiente delle Alte Valli. Vengono realizzate attività, studi, scambi di buone pratiche per la corretta gestione del patrimonio forestale, pubblico e privato, la sua valorizzazione economica, la tutela della biodiversità e lo sviluppo di politiche di filiera.

Il territorio di riferimento del progetto è quello della Conferenza delle Alte Valli: comprende un'area transfrontaliera di mezzo milione di ettari, tra la Provincia di Torino e i Départements francesi delle Hautes Alpes e della Savoie, per una popolazione totale di oltre 250.000 abitanti.

I territori delle Alte Valli presentano numerose analogie sotto il profilo territoriale, ambientale e socio economico. Questo territorio montano dispone di un rilevante patrimonio ambientale e forestale, ricco in biodiversità ed in elementi di pregio quali-quantitativi.

Il progetto ha dato vita ad un'analisi dettagliata delle diverse sfaccettature dei territori interessati con l'obiettivo di mettere in evidenza punti di forza e di debolezza di queste aree montane.

Il patrimonio forestale delle Alte Valli italiane e francesi necessità di attività ed azioni comuni legate alla razionalizzazione delle gestione delle foresta privata, alla corretta gestione multifunzionale e paesaggistica dei patrimoni forestali, miglioramento delle infrastrutture, tra cui la viabilità forestale ed in generale ai sistemi di esbosco compatibili con il territorio montano, al miglioramento delle opportunità di commercializzazione del legname, alla ricerca della valorizzazione della biodiversità forestale anche attraverso adeguati metodi di divulgazione, all'attivazione di filiere locali per il legno-energia, valorizzando altresì ogni uso alternativo del legname prodotto.

Soprattutto nelle Alta Valli italiane si riscontra una perdita di competitività delle filiere locali Foresta-Legno per cause connesse ad una ridotta gestione attiva delle superfici, ad una eccessiva frammentazione fondiaria ed ad una limitata presenza di filiere di trasformazione dei prodotti.

Il progetto considera le superfici forestali come la componente fondamentale ed imprescindibile del paesaggio e della biodiversità alpina, vera ricchezza dei territori. In questo contesto assumono anche ulteriore valenza le altre funzioni assolte dalla foresta e dal bosco ovvero la produzione di legname e di altri benefici economici ed il ruolo fondamentale di protezione del suolo e del territorio.

Prodotti e Sapori delle Alte Valli

Il progetto ha la finalità di supportare lo sviluppo sostenibile della montagna rurale delle Alte Valli, attraverso la valorizzazione delle sue produzioni tipiche e delle sue pratiche tradizionali, la promozione dei prodotti del territorio e del patrimonio gastronomico.

I territori delle Alte Valli presentano delle caratteristiche comuni per quanto riguarda la loro geografia alpina, la loro storia culturale montana e le loro risorse derivate dagli allevamenti, dalle terre d'alpeggio e dalle colture di fondo valle. Il settore agricolo, in passato, ha rappresentato la principale attività economica di queste zone di montagna, attraverso uno sviluppo specifico di colture cerealicole e di attività casearie strettamente legate all'allevamento bovino. La tradizione di scambi frequenti e di commercializzazione di prodotti - incontri negli alpeggi, scambi tra margari, mercati comuni, circolazione delle merci attraverso i colli, - ha largamente contribuito alla ricchezza attuale dei produttori locali nelle alte Valli.

Ma nelle Alte Valli, come nelle numerose altre vallate alpine, per effetto del processo di globalizzazione e di urbanizzazione , l'agricoltura di montagna è stata marginalizzata a partire dagli anni '80. Questo fatto ha avviato una perdita di pratiche tradizionali ed una diminuzione dell'utilizzo dei prodotti locali nel consumo e nella ristorazione. I produttori riscontrano numerose difficoltà a trovare sbocchi regolari per i loro prodotti.

L'obiettivo generale è dunque supportare lo sviluppo sostenibile della montagna rurale delle alte Valli, attraverso un sistema di valorizzazione delle sue produzioni tipiche e delle pratiche tradizionali.

In generale il progetto è finalizzato a un aumento della capacità di innovazione nel settore agricolo e in quello gastronomico, guardando all'elaborazione di un metodo condiviso di accompagnamento e promozione delle produzioni e dei prodotti locali.

Più nel dettaglio, si intendono valorizzare le cinque colture tradizionali: miele di montagna, colture, biologiche di patate di montagna, castagne, funghi e vini locali, fino ad arrivare alla stesura di un vero e proprio Atlante dei prodotti delle alte Valli. Ma questi sono soltanto alcuni degli esempi delle attività che si intendono realizzare.

Grazie a questa serie differenziata di iniziative, si vuole così raggiungere l'obiettivo di tutelare, valorizzare e promuovere le produzioni tipiche e il loro impiego nella ristorazione delle Alte Valli.

Progetto "Villaggio Educativo per la Sostenibilità nelle Alte Valli"

La sostenibilità è al centro di molte riflessioni sul nostro futuro. Nell'attuale contesto internazionale in cui si delinea sempre più la     necessità di diminuire le emissioni nocive in atmosfera, in cui si devono trovare soluzioni per limitare gli impatti dei cambiamenti climatici, in cui ci si deve confrontare con il progressivo esaurimento delle scorte di combustibili fossili, garantire uno sviluppo sostenibile che sappia conciliare le esigenze di oggi con la qualità della vita di domani, rappresenta una sfida sia sul piano economico, sia sul piano culturale.

I cambiamenti nelle scelte di vita collettive e individuali si possono compiere nella misura in cui aumenta la consapevolezza del proprio impatto ambientale sul pianeta.

In quest'ottica lavorare per lo sviluppo di una coscienza ambientale diffusa volta alla creazione di una società sostenibile rappresenta un' azione di rilievo: "Villaggio educativo per la sostenibilità nelle Alte Valli" esprime già nel titolo la volontà di diffondere e valorizzare iniziative e azioni che sul territorio rappresentano esempio di sostenibilità.

I territori montani delle Alte Valli si caratterizzano per un elevato patrimonio di siti naturali significativi che rappresentano delle risorse molto interessanti per realizzare percorsi di educazione ambientale. Su questi territori si incontrano persone e realtà che costituiscono un bagaglio di savoir-faire tradizionale rurale alpino di grande valore; esempi di artigianato ed economia che hanno garantito a questi territori la sostenibilità ambientale per molti secoli, in essi è possibile ri-trovare soluzioni adottabili anche al giorno d'oggi.

Le tematiche ambientali inoltre rappresentano uno dei cardini dell'identità europea ed è importante affrontarle in un contesto transfrontaliero, in funzione della loro natura "non geografica" e della possibilità di trovare soluzioni comuni scambiando buone pratiche.

"Villaggio educativo" quindi oltre a mettere in evidenza le molte realtà che sul territorio delle Alte Valli operano nel campo dell'educazione ambientale, intende favorire i legami e gli scambi tra di esse per valorizzare la portata delle loro azioni e iniziative a livello transfrontaliero.

Sono state così sviluppate e definite diverse azioni in fase di realizzazione:
  • creare una rete transfrontaliera tra coloro che operano nel campo dell'educazione ambientale;
  • attivare percorsi didattico-educativi transfrontalieri rivolti ai giovani;
  • costruire una mappa interattiva con esempi di sostenibilità ambientale presenti nei territori;
  • mettere in campo azioni di promozione dei consumi sostenibili per la cittadinanza;
  • promuovere la diffusione del marchio europeo Ecolabel per prodotti e strutture ricettive.

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