Il progetto intende diversificare l'offerta turistica delle Alte Valli creando un nuovo prodotto che si fonda sulle specificità del territorio. In particolare, le valenze geologiche, opportunamente valorizzate e organizzate in geoparco transfrontaliero, verranno utilizzate per raccontare e presentare l'origine delle Alpi e l'influenza della geologia sulla vita degli uomini.
Il territorio di riferimento del progetto è quello della Conferenza delle Alte Valli CHAV che comprende un'area transfrontaliera di mezzo milione di ettari, tra la Provincia di Torino e i Départements francesi delle Hautes Alpes e della Savoie, per una popolazione totale di oltre 250.000 abitanti.
I siti geologici dell'area hanno un valore scientifico di riconosciuta rilevanza europea. Organizzati in sistema transfrontaliero costituiscono anche una interessante opportunità per diversificare, destagionalizzare e qualificare l'offerta turistica. La comunicazione, la presentazione, la conoscenza e l'apprendimento della geologia, se accomunati ad aspetti ludici, sensoriali ed emotivi, richiamano sempre di più un vasto pubblico di visitatori.
In questo scenario, il progetto di geoparco transfrontaliero si situa come strumento di valorizzazione e salvaguardia del paesaggio di siti di rilevanza ambientale e geologica, come supporto educativo per favorire l'apprendimento della storia del nostro pianeta ed in particolare delle Alpi, continuando ad accrescere la sensibilità verso uno sviluppo sostenibile, oltre che come nuovo elemento di offerta e di fruizione ambientale e turistica, rivolto non soltanto ad esperti, ma al grande pubblico, grazie ad un approccio divulgativo a tematiche scientifiche.Le rocce presenti nell'area del futuro geoparco, benché si trovino oggi fortemente deformate e trasformate nella mineralogia, permettono una ricostruzione delle tappe della nascita e dell'evoluzione delle Alpi. Attraversando la catena in senso est-ovest si possono riconoscere le testimonianze dei diversi ambienti pre-alpini e delle fasi di deformazione che hanno portato all'attuale strutturazione della catena alpina.
Inoltre le risorse geologiche delle Alpi Cozie non si limitano al carbone dell'era primaria: la grafite, il talco, lo gneiss, i minerali di rame, la galena argentifera, la pietra ollare, la pietra calcarea, il gesso sono stati oggetto di un intenso sfruttamento fino al XX secolo. Negli ultimi decenni i territori interessati dal progetto hanno provveduto a valorizzare i luoghi di sfruttamento minerario creando una serie di poli culturali (ecomusei, musei, collezioni minerarie) in grado di valorizzare anche il contributo umano ed i luoghi di lavoro (gallerie, cave ed infrastrutture esterne) e proprio tali risorse costituiranno i principali siti di visita del geoparco.
Con questi brevi cenni di contesto e di presentazione della realtà attuale e delle prospettive future, si è voluto rendere il senso della grande importanza di queste analisi ed interventi.
Pertanto il progetto Geoparco delle Alpi Cozie è uno dei progetti strategici del PIT e per queste motivazioni lo sarà per la futura gestione integrata e sistemica del territorio delle Alte Valli in un'ottica di valorizzazione dei contesti, nel pieno rispetto dell'ambiente e delle biodiversità.